Che sia una proposta innovativa o tradizionale, l’importante è che la proposta di matrimonio sia originale!
Ma come erano le proposte di matrimonio di una volta?
Per scoprirlo potremmo intervistare i nostri nonni e capire così quante trafile, tradizioni e rituali bisognava rispettare per avere in sposa la donna amata.
Oppure, potete rimanere sintonizzati sul nostro blog e curiosare su come sono cambiate le modalità con cui veniva “chiesta la mano”.
Un po’ di Storia:
Innanzitutto, perché si dice “chiedere la mano”?
Ne abbiamo spesso sentito parlare, interpretando questa espressione come un’elegante metafora, con cui il futuro genero chiede al futuro suocero di poter prendere per mano la figlia nel cammino della vita.
In realtà, il significato è un altro.
Il termine oramai è andato in disuso ma, un tempo (e stiamo parlando degli antichi romani), la manus era la potestà della figlia, che così passava dal padre al marito.
I matrimoni romani, infatti, potevano essere di due tipi: quelli cum manu e quelli sine manu.
Nel primo caso, lo sposo acquisiva l’intera potestà sulla moglie.
Nel secondo invece la moglie rimaneva ancora sotto il potere del padre e questo limitava molto il marito in alcune circostanze, non solo di eredità, ma anche, per esempio, nei tradimenti.
Se lo sposo, infatti tornando a casa, coglieva la moglie a letto con un amante, nel primo caso aveva il diritto di ucciderla, in una sorta di delitto d’onore.
Se invece il loro era stato un matrimonio sine manu, allora non aveva il diritto di toccarla, perché lei essendo ancora sotto la potestà del suocero: sarebbe stato poi lui a decidere cosa fare.
Per fortuna oggi la musica è cambiata e quel che ne resta del “chiedere la mano” è solo una romanticheria che piace conservare per inorgoglire i genitori di lei!
Fatta questa doverosa digressione storica che ci ha fatto conoscere le origini della formale richiesta, vediamo adesso come erano le proposte di matrimonio “alla vecchia maniera”.
La proposta Tradizionale:
Una volta, prima di poter fare la proposta di matrimonio alla fidanzata, lo sposo doveva chiedere il consenso del padre della ragazza.
Quest’ultimo poteva accettare o meno, testando non solo la veridicità dei sentimenti del futuro genero, ma teneva anche in considerazione le condizioni materiali e finanziarie del pretendente, per assicurarsi che egli potesse far fronte ai bisogni della figlia.
Inoltre, chiedendo il consenso per un potenziale matrimonio direttamente al padre della sposa, il ragazzo dimostrava una grande educazione e un sincero rispetto nei confronti dei familiari di lei, garantendosi numerose possibilità di essere ben accolto da tutta la nuova famiglia acquisita.
In seconda istanza, troviamo, ovviamente, la proposta vera e propria, con tanto di anello e inginocchiamento!
La proposta con anello e inginocchiamento:
Per quanto riguarda l’anello di fidanzamento, era abitudine regalare un solitario, composto cioè da un’unica pietra principale.
Abitudine che si è conservata proprio per valorizzare l’unicità dell’amore che si prova per la donna amata e per Per consigli pratici su come scegliere l’anello perfetto abbiamo quello che fa per te!
Per la proposta, invece, il galateo prevedeva che fosse fatta in un luogo intimo, romantico, lontano da luoghi pubblici e affollati, proprio per sottolineare una promessa scambiata unicamente tra i due innamorati.
La proposta innovativa:
Ovviamente i tempi cambiano e con essi anche il modo di fare le proposte di matrimonio!
Ad oggi questo rito, così come i successivi rituali che ne derivano, rimane soltanto una teoria. La pratica è totalmente differente!
Non ci sono più schemi e limiti che vincolano la nostra immaginazione per cui anche le buone maniere vengono riscritte e si ha la possibilità di spaziare tra le modalità più svariate di chiedere la propria amata in sposa!
Non dimentichiamoci però che anche se i modi sono stati stravolti dai tempi, ci sono sempre delle semplici regole che un fidanzato dovrebbe tenere in considerazione per non rischiare di rovinare un momento importante.
Come ad esempio:
- Fare in modo che la richiesta di matrimonio sia una sorpresa;
- Inginocchiarsi. Non è un ordine, né un comando, ma un ottimo consiglio;
- Chiedere sempre il permesso ai genitori;
- Chiamarsi con il vostro nome di battesimo e non quei nomignoli o vezzeggiativi tanto teneri, quanto ridicoli;
- Organizzare una festa di fidanzamento, magari nella villa dove celebrerete il matrimonio o il banchetto nuziale.
E allora, al giorno d’oggi, come è meglio comportarsi per compiere correttamente un grande passo come quello di chiedere la mano?
Il mondo dei futuri sposi si divide tra chi vuole conservare le tradizioni per il puro gusto del, che si tratti di una proposta tradizionale o innovativa.
La proposta di matrimonio resta un momento indelebile che va studiato e ponderato con cura, per un risultato originale e d’impatto!
Leave A Comment
You must be logged in to post a comment.